Ago 04 2023

Cortina Summer Party 2023

Ritorna uno degli appuntamenti più attesi dell’estate ampezzana

Cortina Summer Party

Giovedì 24 agosto 2023 dalle ore 12.30

al Rifugio Socrepes

 

L’evento gourmet più glamour dell’estate ampezzana!

Come da tradizione ci saranno stand enogastronomici per trascorrere un pranzo nei prati della Regina delle Dolomiti, degustando le specialità preparate dai migliori chef dei ristoranti e hotel, di Cortina d’Ampezzo e non solo, accompagnati dalle bevande proposte dalle enoteche.

Dress code: tirolese

Per info biglietti:

www.rseventi.com

cortinasummerparty@gmail.com
392.4844302

COME ARRIVARE

Il rifugio Socrepes è raggiungibile in seggiovia dallo Chalet Tofana,
la seggiovia rimarrà aperta fino alle ore 19.00
il Rifugio è raggiungibile anche in macchina seguendo la strada che porta a Rumerlo

 

Ago 03 2023

“The Queen of Taste” Cortina 2023

Cortina d’Ampezzo 9 e 10 settembre 2023

Manifestazione promossa dall’associazione Cortina For Us, e Chef Team Cortina in collaborazione con Globetrotter Gourmet e con il patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo, che vuole far conoscere le proposte enogastronomiche locali, tra tradizione ed innovazione.

Le specialità culinarie di Cortina, come i famosi Casunziei ma non solo, verranno reinterpretate e portate in strada da alcuni tra i migliori chef della zona.

Anche quest’anno i gazebo lungo Corso Italia prenderanno vita ospitando alcune realtà con filiera a km zero, già note per il grande lavoro e attenzione atti a valorizzazione il territorio che le ospita, con possibilità di acquisto dei prodotti.

Scopri i dettagli degli eventi su thequeenoftaste.cortinaforus.it

Ago 02 2023

Delicious Festival Dolomiti – 29 e 30 settembre 2023

Il 29 e 30 settembre l’area Pocol – 5 Torri ospita un evento tra Sport, Storia ed Enogastronomia.

Il Delicious Festival Dolomiti  prevede gare di trail running e climbing, per adulti e bambini.

Chi non può partecipare alle gare può partecipare comunque alla festa grazie all’evento

Amici del Delicious Festival”

con i ristoranti di Cortina d’Ampezzo.

Inaugurazione venerdì 20 settembre al Pala Delicious a Pocol (punto di partenza e arrivo delle competizioni) con apericena e pasta party con il Gruppo Ristoratori di Cortina d’Ampezzo – Amici del Delicious Festival.

Si potrà iniziare a gustare i sapori e i profumi che caratterizzano il Delicious Festival Dolomiti. La degustazione è aperta a tutti (a pagamento) e si troveranno i piatti proposti da sei tra i più famosi ristoratori della zona.

 

Sabato 30 settembre, giorno della gara Delicious Trail Dolomiti, per tutto il giorno al Pala Delicious sarà possibile gustare i piatti preparati dagli chef dei ristoranti e rifugi dell’Area Lagazuoi 5 Torri Giau con ampia scelta di piatti e di vini.

Alla sera grande festa con musica, animazione, dj set e molto altro ancora.

Maggiori informazioni qui 

Nov 26 2021

Aperitivi al melograno

Velocissimo da preparare, l’aperitivo al melograno è un ottimo inizio per le tue feste.

In due versioni: analcolico e leggermente alcolico

Il melograno, frutto di stagione dalle proprietà nutrizionali di tutto rispetto, garantisce anche un ottimo effetto cromatico, col suo colore rosso brillante che stuzzica l’occhio, oltre che l’appetito.

Ricco di vitamina C e di flavonoidi, contrasta i radicali liberi ed è un ottimo alleato contro l’invecchiamento.
Ottimo disintossicante, oltre a permetterti di offrire agli ospiti un drink originale, farà anche bene alla vostra salute.

Inoltre, lo sapevi che è anche beneaugurante? Sì, la melagrana con i suoi frutti rossi porta fortuna! Vuoi saperne di più? Scoprilo qui 😉

RICETTE

Aperitivo analcolico al melograno

Ingredienti:
1 melograno
2 cucchiai di zucchero di canna
200 ml di acqua frizzante o soda
cubetti di ghiaccio
foglie di menta e fettine di lime a piacere, per decorare

Preparazione:

Incidi longitudinalmente la buccia del melograno e apri il frutto a metà.

Con l’aiuto di un cucchiaio estrai i chicchi e riponili in una ciotola, facendo attenzione ad eliminare ogni pellicina bianca perché il loro gusto è piuttosto amaro.

Tieni da parte alcuni chicchi per la decorazione finale; metti tutti gli altri in una centrifuga o in un passaverdure per estrarne il succo.

Aggiungi lo zucchero al succo di melograno e unisci l’acqua frizzante (o la soda).

Versa in un bicchiere con dei cubetti di ghiaccio.

Decora con qualche chicco di melograno, foglie di menta e fettine di lime.

Una variante alla presentazione consiste nell’inumidire il bordo di un calice, passando una fettina di lime, e passarlo poi nello zucchero mescolato a menta tritata oppure scorza di lime.

Perchè no… puoi provare a preparare tanti calici diversi per soddisfare tutti i gusti dei tuoi amici!

Aperitivo leggermente alcolico al melograno

Potrebbe anche sostituire il classico “Spriz” questo aperitivo poco alcolico in cui è sufficiente aggiungere a un calice di prosecco, o di spumante, un cucchiaio di succo fresco di melograno (vedi la preparazione sopra), e alcuni chicchi interi .

Servilo ben fresco e stupisci i tuoi amici!!

 

 

Nov 26 2021

A Cortina d’Ampezzo una Stella Michelin per il SanBrite

Una bella notizia che riempie di soddisfazione e orgoglio. E in un periodo così buio per la ristorazione è proprio quello che ci vuole!

A distanza di soli 3 anni dall’apertura del nuovo Ristorante, il 25 novembre 2020 per Riccardo e Ludovica arriva il meritato riconoscimento della Stella Michelin per il loro SanBrite.

Così il giovane Riccardo Gaspari entra nel gruppo dei 26 Chef italiani premiati con la loro prima Stella per la Guida Michelin edizione 2021, l’unico della provincia di Belluno e tra gli unici tre del Veneto (gli altri due sono in provincia di Verona).

Una stella per una cucina di grande qualità che merita una tappa

Due posate rosse per il ristorante confortevole, tra gli indirizzi più piacevoli consigliati dagli esperti

Il punto di vista della Guida Michelin:

“Sanbrite: malga sana. Il nome introduce alla qualità di questo intimo e caldo ristorante che offre l’opportunità di assaggiare una cucina personalizzata. La maggior parte degli ingredienti si pregiano, infatti, di essere prodotti nella azienda di famiglia (..)”
“Il locale è validamente gestito da una giovane coppia: lui ai fornelli a dar vita a prelibatezze gastronomiche, lei – in sala – ad occuparsi dei clienti con competenza e con quella proverbiale simpatia propria alla sua città d’origine, Bologna.”

Le specialità da non perdere portano nel piatto il gusto, i profumi e i colori del bosco e della natura nella quale è immerso il Ristorante:

  • Lumache alle erbe
  • Spaghetti al pino mugo
  • Gelato al latte e bacche di larice

La nuova Guida Michelin 2021 dal 25 novembre è scaricabile gratuitamente dalla app Michelin Ristoranti e dal 26 novembre è invece acquistabile in versione cartacea.

La storia che ha portato a questo successo ha radici profonde nel territorio e nella famiglia.

La stalla, gestita dalla famiglia Gaspari, è stata per Riccardo un esempio e scuola di vita fin da bambino. Un lavoro fatto di fatica e sacrifici ma anche di tante gratificazioni. “E’ per questo che nella mia cucina cerco di valorizzare il lavoro della mia famiglia e con essa celebrare la mia terra”.

Il segreto dei suoi piatti è anche questo, l’essere creati attorno a un prodotto e un sapore unico e genuino che Riccardo sa riconoscere e valorizzare, come quello del latte appena munto, di una capra al pascolo, degli aghi di pino, delle erbe spontanee e di quelle dell’orto. Così ogni boccone regala una sensazione che ti fa davvero sentire in montagna.

La moglie Ludovica è stata per Riccardo uno stimolo importante nella crescita professionale e anche nel portare il percorso verso l’innovazione. Suo il merito di aver saputo creare nel Ristorante una piacevole atmosfera “alpine chic” in un connubio tra antico, tradizionale e moderno. La cura del cliente e l’attenzione per i singoli dettagli è la giusta cornice che contribuisce a rendere ogni piatto un quadro oltre che un’esperienza di gusto.

Credito fotografico © Stefania Giorgi

Ristorante SanBrite
+39 0436 863882
Nov 07 2021

Brazolà, la dolce focaccia della tradizione

La cucina di montagna di una volta si basava su piatti semplici, preparati con i pochi prodotti che si trovavano a disposizione. Ma alla povertà degli ingredienti non corrispondeva altrettanta povertà di gusto, anzi! Alcune ricette sono talmente buone che si tramandano ancora di madre in figlia e vengono proposte nei ristoranti o nelle pasticcerie.

Una di queste è la ricetta del “brazolà”, una focaccia dolce intrecciata e cosparsa di granella di zucchero, composta a cerchio con un buco nel mezzo, proprio come un abbraccio. Era il dolce dell’invito a nozze.  Gli sposi andavano personalmente a fare gli inviti e separatamente: ciascuno dai propri invitati. Era usanza nell’occasione portare in omaggio un brazolà con al centro 5 carafoi (crostoli) e 5 confetti.

Oggi questo dolce viene preparato in ogni occasione e lo si trova disponibile tutto l’anno nelle pasticcerie. Ci sono ancora donne ampezzane che lo preparano in casa, non solo per le feste ma anche per la colazione di tutti i giorni o un’ottima merenda per i propri bambini.

Facendo una ricerca abbiamo trovato un’interessante documentazione sulla preparazione di questo dolce pubblicata sul Notiziario delle Regole d’Ampezzo nel 2015 (info@regole.it)

Nov 06 2021

Kaiser Schmòrn

E’ la versione ampezzana del tipico piatto tirolese “Kaiser Schmarren”, così chiamato perchè era il dolce preferito dall’Imperatore (in tedesco Kaiser) Francesco Giuseppe, assiduo frequentatore di queste valli.

Si tratta di un dolce all’apparenza semplice da realizzare, ma in realtà per farlo bene ci vuole una certa manualità e un po’ di pratica. La difficoltà sta nel riuscire a rompere la frittata ed ottenere dei pezzi cotti al punto giusto e ben amalgamati con le mele.

La Ricetta

Ingredienti per 2 persone:

  • 100 ml di latte
  • 1 cucchiaio da tavola di zucchero
  • un pizzico di sale
  • 2 uova
  • 1 mela
  • 1 pugno di uvetta
  • 1/2 cucchiaino di scorza di limone grattuggiata
  • 100 g di marmellata di mirtilli rossi
  • burro
  • zucchero a velo

Sbattere bene con la frusta la farina con il latte fino ad ottenere una pastella piuttosto densa e senza grumi.

Aggiungere le uova, lo zucchero, il sale, la scorza di limone e mescolare ancora. Pelare la mela, privarla del torsolo e tagliarla a fettine sottili direttamente nella pastella, aggiungere l’uvetta e amalgamare al composto.

Scaldare una padella con un pezzetto di burro e versarvi il composto a cucchiaiate, tagliandolo con un mestolo di legno man mano che si rapprende e agitando la padella.

Volendo semplificare, si può anche versare tutto il composto in una volta sola e fare una omelette da cuocere sui due lati e da rompere a pezzetti dopo cotta. Anche se il risultato non sarà proprio lo stesso, sarà comunque buono.

Servire cosparso di zucchero a velo e accompagnato da un cucchiaio di marmellata di mirtilli rossi.

Curiosità

Essendo piuttosto sostanzioso, capitava che le nonne ampezzane preparassero questo piatto per cena, accompagnato da una buona tazza di latte caldo.


Questo dolce lo potete ordinare e gustare fatto al momento alla Capanna Tondi come da tradizione della Famiglia Verzi.

Dalla padella al piatto 🙂

Ott 30 2021

Ivan Resch e la sua Baita, una piccola pasticceria in alta quota

C’è una baita in montagna che già da lontano ispira aria di serenità e di famiglia, e, una volta entrati  anche di dolcezza perchè vi si trova una vetrinetta particolare, quella che si può definire una piccola pasticceria in alta quota, dove trovare sempre ottimi dolci fatti in casa, dai classici alle proposte più particolari.

E’ Baita Resch, il luogo che Ivan Resch, pasticcere per tradizione di famiglia, ha scelto per lavorare e viverci con la moglie Sonia, le loro due bellissime figlie e l’affettuosa Chicca, un Golden nero che fa parte della famiglia.

E infatti, appena entrati è subito casa… nell’atmosfera che si respira, nella cura, nella passione che trasuda da ogni piccolo dettaglio.

A contribuire a questo mood ci sono le due simpaticissime sorelle Mara e Monica Resch che si occupano dell’accoglienza degli ospiti con professionalità, gentilezza e qualche coccola che lascia il segno, tanto da fa venir voglia di tornare anche ai clienti più esigenti.

La stessa cura fa sì che dalla cucina escano piatti tradizionali rigorosamente fatti in casa, genuini, buoni e presentati bene, perchè Ivan, da bravo pasticcere, lo sa che anche l’occhio vuole la sua parte! Ha imparato fin da bambino a preparare cose belle e buone, quando aiutava suo padre nel negozio di famiglia, la Pasticceria Artigiana, in centro a Cortina d’Ampezzo, che per 30 anni ha deliziato i palati di ampezzani e turisti.

Papà Luigi, originario di Bolzano, è stato un maestro della pasticceria ed ha portato a Cortina nuovi sapori e ricette dall’Alto Adige. Io stessa non potrò mai dimenticare quando da ragazzina andavo con gli amici a fare la gara a chi mangiava più Krapfen. E le pizzette… fatte così non le ho mai più trovate! Che ricordi…

Ma poi arriva il momento di ritirarsi e lasciare andare i figli per la propria strada. Quindi, chiuso il negozio, nel 2012 inizia per la Famiglia Resch una nuova avventura che, dalla vita spesso caotica del centro, li porta nella quiete dell’alta montagna per gestire il Rifugio Mietres fino al 2018.

“Sono stati anni di grande soddisfazione, nonostante il sacrificio e i disagi della vita in alta quota, in un posto dove gli unici mezzi per arrivare sono la seggiovia o la motoslitta.” Mi confessa Ivan. “Ma ci siamo anche divertiti con tutte le feste che abbiamo organizzato. E poi la gente ci ha sempre dato riscontro e questo per noi è importante”.

Così capisce che ormai quel tipo di vita lo avrebbe scelto per sempre.

Ed ecco l’occasione che si prospetta nel 2018, ovvero la possibilità di acquistare la Baita a Son dei Prade, ai piedi delle Tofane, per risistemarla e farne il luogo in cui lavorare con le sorelle e vivere con la sua famiglia. Nasce così Baita Resch!

La location è ideale.

A quota 1640 m., si raggiunge facilmente in macchina, o con l’autobus, in 10 minuti dal centro di Cortina d’Ampezzo, in direzione del Passo Falzarego. Qui, a Son dei Prade, si trova un ampio parcheggio da dove ancora la Baita non si vede, c’è solo un cartello che ne indica la presenza.

Ci si arriva a piedi in due minuti, o con gli sci in inverno, imboccando a destra la stradina sul lato opposto della strada.

Dopo una piccola curva si intravede il tetto semi nascosto da una collinetta e subito dopo si apre il paesaggio incantevole con l’ampia valle di Cortina da un lato, le maestose bellissime Tofane dall’altro e Baita Resch nel mezzo.

D’inverno ci si arriva anche sci ai piedi dalla pista Tofanina e dalla Pista Prati raggiungibile con la seggiovia Olimpia.

Un’oasi di pace, dove fermarsi a pranzo o per uno snack o anche solo per una buona fetta di torta, sicuri di essere accolti sempre con cortesia, anche con gli amici a 4 zampe.

Vale una visita, sia in inverno che d’estate!

Con più di 100 posti, il Ristorante è particolarmente adatto a feste di compleanno, cerimonie, anniversari e ogni tipo di evento. Il venerdì e il sabato è aperto anche la sera per cena. Un’occasione imperdibile per godersi il suggestivo panorama di Cortina in notturna dall’alto.

Oltre ai dolci, tutti senza distinzione, sono assolutamente da provare i casunziei all’ampezzana, il tris di canederli, un ottimo goulash e la Millefoglie, una specialità della casa, con pasta siciliana fritta, crema di formaggio e radicchio di Treviso o funghi porcini, secondo la stagione.

Ma Ivan ha ancora qualche progetto nel cassetto e tra non molto ci saranno altre novità ad arricchire l’offerta della sua Baita Resch, Bar Ristorante,… e noi vi terremo informati 😉

C’è una baita in montagna che già da lontano ispira aria di serenità e di famiglia, e, una volta entrati anche di dolcezza perchè vi si trova una vetrinetta particolare, quella che si può definire una piccola pasticceria in alta quota...
Ott 24 2021

Casunziei all’Ampezzana

I “casunzièi” sono ravioli tipici delle Dolomiti, ma i migliori sono senza dubbio quelli di rape rosse e sono la specialità per eccellenza di Cortina d’Ampezzo.

Nei ristoranti si possono trovare alcune variazioni e personalizzazioni ma quelli originali sono semplicemente ripieni di barbabietole rosse cotte, grattugiate e ben scolate, hanno una pasta particolarmente sottile e vengono serviti con burro fuso, parmigiano e semi di papavero.

Quali sono i migliori Ristoranti dove provare questa specialità?

Tra i ristoranti che propongono i casunziei fatti in casa secondo la ricetta tradizionale troviamo il Ristorante Pizzeria La Perla, il ristorante Cianzia, l’agriturismo il Brite de Larieto, la pizzeria La Tavernetta, il ristorante Al Camin e la Malga Giau.

La ricetta originale dei “Casunziéi a r’anpézana”

Ingredienti per 4 persone

  • Barbabietole rosse, patate e una rapa gialla per circa 250 gr in totale
  • 2 Uova
  • 150 gr di Farina 00
  • Burro di malga
  • Semi di papavero

Far cuocere le barbabietole rosse, pelarle e grattugiarle con la grattugia. Metterle a scolare perché perdano la maggior parte del liquido e rimangano più asciutte possibile. Aggiungere all’impasto la rapa gialla e le patate grattugiate. Salare e pepare. (Se l’impasto risulta troppo umido, unire pangrattato passato nel burro fuso).

Tirare una sfoglia sottile e morbida con farina, uova e acqua tiepida. Ritagliare con una rotellina dei cerchi di circa 8 cm di diametro e mettere al centro un cucchiaino colmo di impasto. Ripiegare i cerchi in due e con le dita unire i lembi della pasta facendo uscire l’aria attorno all’impasto. Poi ripassare i bordi con la punta dei rebbi di una forchetta per sigillarli.

Far cuocere i ravioli nell’acqua salata una porzione per volta scolandoli dopo 2 o 3 minuti da quando saranno venuti a galla. Scolari bene e passarli in piatti singoli o su un piatto da portata. Cospargere di formaggio grana grattugiato e abbondante burro fuso nocciola. Se piacciono, aggiungere i semi di papavero.

CONSIGLI

Secondo tradizione, provate i casunziéi abbinandoli ad un buon bicchiere di latte fresco. Se siete a Cortina lo potete trovare al Caseificio “Piccolo Brite”
In questo periodo potete ordinare i buoni prodotti freschi del caseificio ai numeri 0436 868641 oppure 328 7288665.


Proprietà della Rapa Rossa
La rapa rossa è un tubero con un caratteristico pigmento, betanina, dal colore rosso acceso e per questo viene anche utilizzata in cucina come colorante naturale.
E’ un alimento a basso apporto calorico che contiene circa il 90% d’acqua e per il resto sono carboidrati, fibre, proteine e una piccolissima parte di grassi. Contiene inoltre diversi sali minerali come ferro, calcio, potassio, fosforo e sodio e vitamine.
Il decotto di rapa rossa è un ottimo depurativo con funzioni digestive e rimineralizzanti.

 

Gen 23 2021

Carafòi, il dolce ampezzano della tradizione

… anche a Carnevale!

I “Carafòi” sono delle sfogliatelle dolci fritte che fanno parte dalla tradizione culinaria ampezzana, il dolce delle feste per eccellenza. Si preparavano per le grandi feste: matrimoni, nascite, feste di paese e anche a carnevale.

La ricetta si tramanda da madre in figlia ed ogni famiglia ha la sua, ma oggi sono rimaste poche le donne che sanno fare i Carafòi. Ci vuole tempo, pazienza e una certa abilità. Essendo una ricetta antica, non ci sono dosi vere e proprie, è solo questione di esperienza.

Però non è poi tanto difficile, ci si può provare… e noi lo abbiamo fatto!

Ecco la nostra ricetta della nonna dei Carafòi ampezzani

Ingredienti:

600gr di farina di frumento 00
3 tuorli d’uovo + 1 uovo intero
2 cucchiai di zucchero

70gr di buon burro di malga sciolto
1 cucchiaio di olio
1 pizzico di sale
1 bicchierino di grappa bianca di vinaccia
vino bianco q.b. per impastare

Preparazione:

Per stendere la pasta servono una spianatoia e una macchina per pasta (a manovella o elettrica) e una rotellina per tagliare.
Per friggere, una padella dal fondo largo con abbondante olio di semi o, meglio ancora, strutto.

Mettere la farina a fontana sulla spianatoia.

Aggiungere le uova sbattendole un po’ con la forchetta e poi tutti gli altri ingredienti.

Impastare il tutto, aggiungendo poco vino bianco alla volta, fino a raggiungere una consistenza compatta ed elastica.

Lavorare la pasta per qualche minuto e poi tenerla coperta con un canovaccio.

   

Prelevare un pezzettino di pasta alla volta e tirarla con la macchina fino a farla diventare ben sottile.

Passare i bordi delle sfoglie con la rotellina, ricavare delle losanghe un po’ larghe e praticare in ciascuna due taglietti al centro.

Con delicatezza immergere i carafòi pochi alla volta nell’olio bollente.
Quando avranno preso un colore leggermente dorato, basteranno pochi secondi, adagiarli su carta da cucina.

Una volta raffreddati, cospargerli con abbondante zucchero a velo.

   

Consigli

Per preparare i carafoi è meglio essere in due persone: una che tira le sfoglie e una che frigge.
La stanza dove friggerli deve essere chiusa, spiragli d’aria fanno assorbire maggiormente il grasso (così si dice).
Alcune ricette prevedono l’aggiunta di buccia di limone grattuggiata e lievito in polvere.